"Dammi tre parole: sole, cuore, amore"

E' in atto l'invasione.
Nessuno di noi potrà sfuggire.
Non avrete scampo. Le emozioni vi sfuggiranno di mano.
Loro vi troveranno e vi inonderanno.

Ma cosa avete capito? sto parlando dei professionisti del terrorismo affettivo da quattro soldi, quelli che, dopo pochissimo dal vostro primo incontro e da una superficiale conoscenza, sentono l'estremo bisogno di comunicarti e comunicare al mondo quanto "adorino", "lovvano", "tesoro", "amore", "bella", "bacibacibaci", ed emoticon di cuori come se non ci fosse un domani.
Possono essere amiche, donne conosciute in palestra, amici, mamme, colleghe e più in generale un fitto sottobosco di persone che, al limite, potremmo detestare cordialmente, più che amare alla follia.
Su facebook, nelle chat, nei gruppi, è tutto un fiorire di cuoricini di vario genere e baci.
La mia domanda è una sola: perché?
Qualcuno sentiva forse la necessità di questa stucchevole moda e di una perenne sagra dei cuoricini?
Non sarebbe meglio riservare i cuori alle persone a cui vogliamo realmente bene e con cui, molto spesso, non si ha bisogno di dire altro, o per cui altre parole sembrano superflue?
Potremmo limitare le esternazioni superlative assolute solo laddove le sentiamo realmente sgorgare dal cuore? Se poi volete dirmi che a queste persone venga davvero dal più profondo del cuore, io invoco l'infermità mentale. Per loro, non per me.
Il nostro vocabolario è talmente ormai povero di aggettivi, da non richiedere più nessuno sforzo, nessun esercizio di stile, non abbiamo più tempo né voglia di spendere un minuto al pensiero lessicale e ci affidiamo a "bravaaaaaa" "cuori cuori cuori", neanche fosse il 14 febbraio tutto l'anno.
Sembra impossibile, ma c'è stato un tempo in cui la riservatezza nelle esternazioni è stata di moda, certo senza esagerare, ma io credo che questa sia un'inutile violenza verbale a cui ci costringiamo, questo voler apparire sempre "super", sempre "happy", sempre senza un problema apparente.
Ormai non riusciamo più ad affidare le nostre emozioni alle parole, abbiamo troppa fretta, perdere preziosi minuti nel pensare ad una risposta è troppo complicato, perciò ricorriamo alle emoticons, alle faccine, agli "ok" e non riusciamo e non vogliamo più articolare un pensiero.



Capitolo a parte rivestono gli amici e le amiche che, senza neanche un'avvisaglia, che so, un colpo di tosse, si fidanzano. Non ho detto "si innamorano", ma si fidanzano. Fino al giorno prima te li ricordi che postavano link contro le coppie, contro l'amore, contro gli uomini e le donne; poi magicamente, qualche giorno dopo, la loro bacheca è tutto un fiorire di baci, bocche a cuore, post innamorati e cambio di status sul profilo (ovviamente gli imbattibili restano coloro i quali cambiano lo stato da - fidanzato - a -sposato- dieci minuti dopo la cerimonia, quando ancora non hai fatto in tempo neanche a realizzare quanto ti facciano male le scarpe). Senza neanche dare alla coppia il tempo fisiologico necessario per capire se realmente stiamo parlando di amore, così, te li ritrovi fidanzati e tu magari stai frequentando una persona e cerchi di preservarla dal grande circo mediatico e dalla cattiveria altrui. 

Questo sfoggio del sentimento, del cuore, delle mille foto dei figli, lo trovo oltremodo invasivo, oltre che sbagliato. Se nel mondo degli investimenti finanziari il segreto è sempre stato quello del diversificare, anche nella vita mi piacerebbe che ognuno di noi si sforzasse di avere più interessi e di articolarne i dettagli, di scegliere con cura le parole, di uscire dall'essere monotematico per riappropriarsi degli argomenti, dei contenuti, del fare e del parlare, del discutere apertamente e del cambiare opinione argomentando e articolando una conversazione.
L'approccio con gli altri dovrebbe essere un vero e proprio esercizio, su cui lavorare ogni giorno, con un "bravaaaaaaa" in meno e qualcosa di vero in più. 

P.s. Ho appena postato su Instagram una foto del mio moroso. Perché siamo tutti convinti di essere diversi dalla massa, tutti, ma nello stesso momento in cui pensiamo di essere dei bohemien, siamo già tali e quali agli altri. Lovelovelove <3 <3 <3 cuori cuori cuori.




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